L'amante annegato

L'amante annegato

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1.
Ah! Fiacche sono le sue membra, affaticato il suo passo,
eppure ancora lontano deve girovagare la vagabonda;
sebbene la tempesta sia violenta e la montagna paurosa,
deve uscire nel cuore della notte dalla sua casa.
Vedo il suo passo svelto calpestare la rugiada dei mirtilli,
mentre rapidamente si affretta verso il boschetto di mirti;
ed io la sento, mentre si avvolge nella tunica,
“Ferma la barca sul lago, - mio caro Henry, arrivo”.

2.
Dentro al suo petto si gonfiano i tremori dell’angoscia,
il ricordo di quando saltava felice su quel prato,
e alla memoria le rinvengono le più dolci rimembranze;
“arrivo, mio caro Henry, non aspetto che te”.
Quant’è triste quando la speranza lenisce tutti i dolori,
quando il comune affetto dilata e s’insinua nei cuori,
e la mente prova i sereni piaceri dell’affetto reciproco,
e poi d’improvviso tuona l’austera voce del destino!

3.
Oh! Scure nubi incombevano su quell’orribile sera,
e la luna riluceva fievole nell’aria impregnata di bufera;
oh! Come possono le tenere visioni ingannare tale dolcezza?
Oh! Come può una falsa speranza lacerare un cuore così dolce?
Le onde selvagge lavano il pallido cadavere del tuo amore,
sopra la sua forma si sta levando la furia della tempesta;
ma non temere, spirito che parti; ti salverai,
e tra i pergolati dell’eternità, sarai accanto a lei.

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