Durante la burrasca venuta dal nord
le chiome estive degli alberi sono state spazzate via,
e ora i boschi d’Autunno, tutt’intorno alla valle,
si vestono della loro gloria.
Le montagne che proteggono
tra le loro braccia selvagge il variopinto paesaggio
sembrano gruppi di giganti di porpora e d’oro
che sorvegliano la terra incantata.
Vago tra le foreste che coronano
l’altopiano, dove gli splendori si mescolano e s’incendiano,
dove la gioiosa compagnia degli alberi guarda in basso
verso i verdi campi.
I miei passi non sono soli
in queste felici passeggiate; il dolce vento del sud
sorvola, bisbiglia, laddove le foglie colorate vengon sparse
lungo la strada scivolosa.
In alto, nei cieli, nel frattempo,
il sole, che invia la sua brezza a spirare,
dissemina sulla dolce terra il suo pacato sorriso, -
il più soave dell’anno.
E allora in quali luoghi la solenne ombra,
la vegetazione e l’oscurità si incontrano con i rami,
così riconoscenti, nell’ora dell’estate che rende
le valli egre di calore?
Dove, attraverso gli alberi,
passano i loro raggi, e rilucono le fitte foreste?
Il loro fogliame dai colori del sole, nella brezza,
scintilla, come un fascio di luce.
Il ruscelletto, nascosto nell’ombra,
dove la sua acqua corre gorgogliando tra gl’arbusti,
risplende dell’immagine del suo schermo dorato
e dei bagliori del sole.
Ma sotto a quell’albero cremisi,
l’amante può sospirare la sua fiamma d’amore all’amata,
senza far arrossire la fanciulla
sotto quel rosato baldacchino.
Oh Autunno! Perché così presto
lasci partire i colori che rendono le tue foreste così belle;
perché lasci partire il tuo vento gentile e il tuo sole caldo,
e ci abbandoni, tristi e desolati!
Ah! Sii tu benedetto
per sempre nelle tue ombre colorate che spargi;
in mezzo ai baci del vento del sud
vaghi e sogni per sempre;
e lasci le vane ed infime discordie
che rendono pazzi gli uomini – benessere e potere,
le passioni e le ansie che seccano la vita
e rendono inutile il nostro breve tempo.