Vento d'estate

Vento d'estate

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E’una giornata afosa; il sole ha bevuto
la rugiada che si é posata sull’erba al mattino;
il nobile olmo non rimanda alcun fruscio
che possa ricoprire la mia dimora, e la sua ombra
a stento mi rinfresca. Ogni cosa tace, eccetto il fiacco
e ritmato mormorio dell’ape
che si posa sui fiori sofferenti e poi
riprende il volo. Le piante tutt’intorno
percepiscono la troppo ardente calura: l’alto granturco
arrotola le sue lunghe foglie verdi; il trifoglio curva
il suo tenero fogliame, declina i suoi fiori.
Ma lontane, nella fiera luce del sole torreggiano le colline,
con tutte le loro rigogliose foreste, silenti e austere,
come se il cocente calore e la luce abbagliante
siano solo un elemento d’amore. Limpide nuvole,
pilastri immoti del cielo d’ottone, -
con le basi sulle montagne – le bianche sommità
risplendenti nell’etere lontano – infiammano l’aria
di radianza riflessa, facendo discostare
lo sguardo all’improvviso. Io riposo
languidamente all’ombra, laddove lo spesso tappeto erboso,
ancora vergine dai baci del sole,
trattiene la frescura, e corteggio il vento
che tuttavia posticipa la sua venuta. Perché sei così lento,
gentile e volubile spirito dell’aria?
Oh, giungi e alita sulla terra in deliquio
freschezza e vita. Può essere che nelle sue profonde cave
egli mi ascolti? Guarda, da quella cresta boscosa
il pino sta piegando la sua orgogliosa punta, ed ora
in mezzo a quelle macchie, l’ippocastano e la quercia
agitano i loro verdi rami. Egli sta arrivando!
Guarda, i pascoli erbosi s’increspano!
Il profondo angosciato silenzio della scena
viene interrotto da un turbamento di innumerevoli suoni
e da un moto universale. E’arrivato,
scuotendo una pioggia di fiori dagli arbusti,
e trasportando la loro fragranza; accompagna
la musica degli uccelli, il fruscio dei giovani virgulti,
i suoni dei rami che si dimenano e la voce
delle lontane cascate. Tutte le verdi piante
si risvegliano al suo respiro; migliaia di fiori,
ai lati del sentiero ed ai bordi del ruscello,
annuiscono gioiosamente gli uni agli altri, le lucide foglie
scintillano nel sole, come se la rugiada
si fosse fermata su di loro, e le argentee acque erompono
in piccole onde e spumeggiano al suo arrivo.

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