O mite guardiana del tramonto ardente,
io saluto, dolce stella, il tuo casto fulgido bagliore;
su di te spesso fisso il mio sguardo
sino a che, mi sembra, tutto il mio spirito si ritempri.
O prima e più bella del coro di stelle,
di gran lunga la più leggiadra tra le figlie della notte,
non deve dunque la fanciulla che io amo, come amo te, ispirarmi
pura gioia e tranquillo piacere?
Non deve lei essere come la tua placida sfera
serenamente brillante? Mentre rimango ad adorarti
fà che i miei desideri procedano indisturbati nelle loro Fantasie
anche dopo che sarai uscita dal palcoscenico della terra tribolata;
e allora la Speranza potrebbe teneramente sospirare per unire
il suo spirito alla tua orbita, o Stella benigna!