L’amore non si cura più dei singhiozzi del vento
che soffia sui fiori perfetti: il tuo giardino
è divenuto una distesa incolta, dove nessuno riuscirebbe
a trovare un ultimo, smarrito, petalo di rosa.
O lucente, lucente, chioma! O cornice simile a frutta matura!
Può la carestia essere così vicina al raccolto?
L’amore, che era canoro, con un liuto rotto
nell’erba del camposanto va mormorando.
Lascia che il vento soffi contro ai perfetti fiori,
e tutto il tuo giardino cambierà e avvamperà di primavera:
l’amore è divenuto cieco e non conta più le ore
né nel tempo della semina né in quello del raccolto.