Dolcemente, dolcemente spirate, brezze

Dolcemente, dolcemente spirate, brezze

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Dolcemente, dolcemente spirate, brezze,
gentilmente volate sul mio Edwy!
Ecco! Dorme, dorme soavemente;
dolcemente, zefiri, passategli accanto!
Il mio amore è sveglio,
il mio amore vive nel profondo,
laddove singhiozzano le onde di sale.

L’ho ricoperto di vimini,
di giaggioli, di rami secchi.
Edwy, troppo a lungo è durato il tuo sonno;
Edwy, Edwy, apri gli occhi!
Il mio amore è sveglio,
il mio amore vive nel profondo,
laddove singhiozzano le onde di sale.

Dorme ancora; non si sveglierà,
troppo velocemente ha chiuso i suoi occhi;
la sua guancia è più pallida e gelida
di quella luna di ghiaccio nel cielo.
Ah! E’morto,
ha scelto il suo letto di morte
laddove singhiozzano le onde di sale.

E’così, è così, Edwy?
Il tuo sonno non finirà mai?
Avresti mai pensato che io potessi sopravviverti?
No, amore mio, tu mi ordini di morire,
mi ordini di cercare
il tuo letto di morte
laddove singhiozzano le onde di sale.

Bacerò con grazia le tue membra gelate,
sul tuo petto riposerò il mio capo,
e i venti intoneranno il nostro canto funebre,
e le acque stenderanno il nostro sudario;
la luna sorriderà dolcemente,
le selvagge onde s’infrangeranno
così dolcemente sul nostro triste letto.

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